Mani Pulite, la vera storia da Mario Chiesa a Silvio Berlusconi

Cosa resta oggi di Mani pulite? Secondo La vulgata dominante, nulla, perché la corruzione di allora è continuata, forse addirittura aumentato. Ma un'indagine non si giudica da un numero dei reati simili commessi dopo, altrimenti tutto sarebbe un fallimento, visto che nessuna è mai riuscita ad abolire i reati successivi. Questo libro pubblicate per la prima volta nel 2002 e ora riproposto in una nuova edizione, e'il racconto più completo di una tempesta politica giudiziaria che non ha eguale nella storia: per il numero di persone indagate, processate e giudicate colpevoli in sentenza di condanna, patteggiamento, prescrizione perfino a assoluzione o proscioglimento archiviazione  o amnistia o indulto o condono per i più svariati cavilli. In questi 30 anni, c'è chi ha provato a raccontare Mani pulite come un'operazione politica di magistrati ideologizzati per colpire gli Innocenti da una parte e favorire i colpevoli dall'altra parte. Ma le campagne politiche mediatiche negazioniste e revisioniste non hanno scalfito la percezione di quei fatti nell'opinione pubblica sebbene abbiamo fatto breccia e proseliti nel mondo politico, in quello medianico, perfino una parte di quello giudiziario. È vero, quasi nessuno dei colpevoli di tangentopoli ha scontato la pena in galera ma ciò non è dipeso dalle indagine delle procure bensì dalle leggi fatte prima, durante e dopo per assicurare l'impunità ai tangentisti. Leggi che fanno dell'Italia il paradiso dei delinquenti e l'inferno delle vittime. Infatti ancora oggi le Italie sono due: quella che vive nel terrore che il 1992 si ripeta e quella che lo spera con tutti il cuore.